È il Nord-Est italiano a dare i natali a Dino Paolini quando il 26 settembre 1926 nasce a Lonigo in provincia di Vicenza. In Veneto avrà luogo la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona, che rimarrà sempre presente nell’attività artistica dello scultore anche quando nel 1947, a soli 21 anni, decide di trasferirsi a Milano dove resterà fino alla sua morte avvenuta il 19 ottobre 2013.
È in questa città, segnata dalla seconda guerra mondiale e intenta a rimettere insieme i pezzi, che Dino inizierà a farsi un nome grazie ad alcune mostre, tra cui quella del 1953 alla Galleria Bergamini e quella del 1957 alla Galleria delle Ore, mostre che lo metteranno in luce agli occhi di importanti personalità della critica d’arte come Mario De Micheli, Giovanni Fumagalli ed Emilio Tadini.
A Milano la sua formazione giovanile viene arricchita dall’influenza di artisti a lui contemporanei come “Tettamanti, Brizzi, Nobile, Motti, Meloni, Ramponi, Fumagalli, Del Grosso, Scalvini, Gasparini, Cottino” che, grazie alla descrizione del critico Mario Gilardi, sappiamo girare attorno alla “Galleria ’15 Borgonuovo”. Il giovane Dino ha fatto parte quindi “della pattuglia più organizzata” dei nuovi interpreti del “neorealismo milanese” che hanno ricercato una nuova forma di espressione partendo dal dato figurativo.
Per tutta la vita Dino non abbandonerà mai il reale come punto di partenza, nemmeno quando la sua ricerca lo porterà a una diversificazione dei soggetti con le forme vegetali e fitomorfe e con l’ultimo periodo delle forme in divenire.
Ben presto le sue capacità gli permetteranno di accrescere la fama oltre i confini italiani: da ricordare la Mostra Internazionale dei giovani a Varsavia, Polonia, nel 1955, il Symposium Europäischer Bildhauer a St. Margarethen, Austria, nel 1959 e la Mostra Internazionale di Scultura a Würzburg e a Berlino, Germania, nel 1961 e a Vienna, Austria, nel 1962.
Numerose, inoltre, sono state le sue partecipazioni a personali e collettive sul territorio italiano: tra le più famose Biennali e Quadriennali.
Ha realizzato diversi monumenti tra i quali quello per la Resistenza (1964) a Corsico, Milano, e il Monumento alla Liberazione (1984) Broni, Pavia.
Parallelamente alla sua attività di scultore, Dino affiancherà quella di insegnante di Figura e Ornato modellato, dal 1961 al 1992, in due licei artistici milanesi poco distanti dal suo studio situato prima in via Longhi e successivamente in via Hajech.

